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Leggere gli Arcani Minori pt.2 (figure di corte)

Una delle domande che mi sento fare di più dallз curiosз dei tarocchi è "ma chi li ha inventati?". Domanda da un milione di euro, praticamente impossibile trovarvi risposta. Magari riserveremo la discussione dettagliata sulla storia dei tarocchi a un altro post, ma a noi basta sapere che un ruolo importante l'hanno avuto le corti, specialmente le corti italiane rinascimentali. Come ho ripetuto a più riprese, le rappresentazioni che oggi vediamo vanno contestualizzate rispetto alla società in cui le carte venivano pensate e utilizzate. Non deve stupirci dunque che siano presenti figure come quella del Papa, dell'Imperatore o Imperatrice, o di elementi grafici legati a una particolare religione o cultura, come le figure che si trovano ai quattro angoli dell'Arcano XXI - Il Mondo, che vengono associate ai quattro evangelisti (il toro, l'aquila, il leone e l'angelo). Facile comprendere allora il perché della presenza delle quattro figure di corte per ogni seme, rappresentative di ruoli sociali primari della storia medievale e rinascimentale.


Personalmente le ritengo piuttosto problematiche. Più di altre, queste quattro figure vengono associate al maschile e al femminile attraverso una rigida divisione binaria che si riflette, purtroppo, anche nelle illustrazioni. Ho fatto fatica a trovare del materiale che non fosse così fortemente influenzato da questa distinzione ormai obsoleta, e c'è da dire anche qualcosa a proposito del classismo che queste carte manifestano nella loro successione anche gerarchica. Il Re e la Regina, nella loro opulenza, sono ai massimi livelli, rappresentano la maturità, l'anzianità, la ricchezza. Certo, possiamo ragionare sul fatto che la ricchezza che richiamano queste carte sia una ricchezza spirituale ma è inevitabile associarla a una ricchezza materiale, per via del loro titolo e della loro rappresentazione.


L'italiano, lingua infame dal punto di vista della sperimentazione nell'inclusività, non ci permette di discostarci molto dall'identificazione di genere, ma alcuni mazzi hanno provato a re-interpretare le figure di corte dando loro altri nomi. Nel libro di Francesca Matteoni edito da effequ "Dal matto al mondo", Matteoni cita la traduzione del mazzo "Gaian Tarot" di Joanna Powell Colder, in cui le figure di corte diventano: bambinǝ, esploratorǝ, guardianǝ e anzianǝ. Anche il mazzo "I tarocchi delle dee contemporanee" recentemente edito da Vivida, curato da Cecilia Lattari e illustrato da Petra Braun, tenta di arginare questo problema immaginando le quattro carte come l'evoluzione della figura della dea e recuperando l'antico immaginario magico della "fanciulla, madre, crona" e così mentre le prime tre carte restano invariate (paggio, cavaliere, regina) l'ultima diventa proprio "Crona".


Adesso che abbiamo fatto un po' di teoria, passiamo alla pratica! Come provare a memorizzare le figure di corte più facilmente? Semplice, attraverso associazioni e corrispondenze.

Le associazioni a cui ho pensato sono tre:

  1. associazione generazionale;

  2. associazione elementale;

  3. associazione agli Arcani Maggiori.

Seguendo il primo tipo di associazione, quella generazionale, partiamo dal fante (o paggio).

La carta del Fante di Denari, legato all'elemento Terra e allo stadio dell'infanzia, del mazzo di tarocchi "Rider Waite Smith". Alla sua destra il simbolo alchemico della Terra e le scritte "Il principio, curiosità infantile, ricerca della propria vocazione, entusiasmo. Possibili corrispondenze: Il Matto, Il Bagatto, Il Sole".

Quella del Fante è un'energia giovanile, infantile nel senso più puro e positivo del termine.

Tutti i fanti sono associati all'elemento Terra, il corpo, la prima casa, il principio. Lo colleghiamo a concetti come la curiosità e l'entusiasmo, ma anche la ricerca della propria vocazione.

Per aiutarci possiamo pensare ai significati del Matto, del Bagatto e del Sole.




La carta del Cavaliere di Bastoni, legato all'elemento Fuoco e allo stadio dell'adolescenza, del mazzo di tarocchi "Rider Waite Smith". Alla sua destra il simbolo alchemico del Fuoco e le scritte "L'azione, immaginazione che prende forma, determinazione, espansione. Possibili corrispondenze: il Carro, la Forza, il Diavolo".

Proseguiamo col Cavaliere, lo step successivo, dunque l'adolescenza. Ho trovato qui riferimenti differenti, perché alcun lo associano all'aria e altri al fuoco. Per i significati che credo abbia la figura del cavaliere io mi sento più affine all'associazione con l'elemento fuoco, legato all'azione. Il cavaliere ci parla di espansione e determinazione, e attraverso di lui l'immaginazione inizia a prendere forma. Possiamo associarlo al Carro, alla Forza e al Diavolo.



La carta della Regina di Spade, legata all'elemento Acqua e allo stadio della maturità, del mazzo di tarocchi "Rider Waite Smith". Alla sua destra il simbolo alchemico dell'acqua e le scritte "Il pensiero, contemplazione, saggezza, osservazione dell'interiorità. Possibili corrispondenze: l'Imperatrice, l'Eremita, la Luna".

Ci aspetta adesso la figura della Regina, che ha raggiunto la maturità. Le regine sono associate all'elemento acqua (che, ahimé, viene associato a tutto ciò che la società percepisce come "femminile") e dunque all'inconscio, l'interiorità.

La regina ci parla di contemplazione, di saggezza e di introspezione.

Possiamo associarla all'Imperatrice, all'Eremita e, naturalmente, alla Luna.





La carta del Re di Spade, legato all'elemento Aria e allo stadio dell'anzianità, del mazzo di tarocchi "Rider Waite Smith". Alla sua destra il simbolo alchemico dell'Aria e le scritte "La stabilità, controllo, esternazione del potere, completare un ciclo. Possibili corrispondenze: l'Imperatore, il Papa, il Mondo".

Il percorso delle figure si conclude col Re. Così come il cavaliere, anche il re viene associato alternativamente al fuoco e all'aria e in questo caso vale ciò che ho detto più su a proposito della scelta che preferisco. Io lo associo all'elemento aria, collegato alla figura della spada e all'intelletto. Il re ha raggiunto la vecchiaia e la stabilità, ci parla di controllo e di esercizio del potere ma anche del completamento di un ciclo. Lo associamo all'Imperatore, al Papa e al Mondo.

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