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La Luna & Antoinette Cosway

Quando passa davanti alla mia porta dice: «Buonanotte, Bertha». Non mi chiama più Antoinette, adesso, mai. Ha scoperto che era il nome di mia madre. «Dormi bene, Bertha…», oh! non può esserci niente di peggio!

Se vi hanno detto che "Jane Eyre" di Charlotte Brontë è un libro femminista devo darvi una brutta notizia: vi hanno mentito. Non vi preoccupate, ci sono passata anche io. È uno dei primi libri con una protagonista femminile forte e indipendente che abbia mai letto e ricordo che a 15 anni avevo un bisogno sfrenato di modelli "positivi" di femminilità. Fast forward 10 anni dopo; sono incappata, grazie a una professoressa di letterature inglese che decise di parlarci di genere e post-colonialismo, nel libro in cui troviamo il personaggio pop di oggi: "Il grande mare dei Sargassi" ("Wide Sargasso Sea") di Jean Rhys.


Il personaggio di oggi ha due nomi, uno dei quali incontriamo in entrambi i libri e l'altro, l'originale, si scopre solo nel libro di Rhys. Si tratta di Bertha Mason o Antoinette Cosway. Chi ha letto Jane Eyre si ricorderà della lugubre figura della moglie di Mr. Rochester, l'uomo per cui Jane lavora e di cui s'innamorerà, ricambiata. Per tutta la durata del libro Jane sente strani rumori provenire dalla soffitta ("the attic") e arriva anche a vedere una figura

Illustrazione del personaggio di Bertha Mason, del libro di Charlotte Bronte "Jane Eyre", illustrato da F. H. Townsend per l'edizione di Jane Eyre del 1847. Bertha viene ritratta come un fantasma che distrugge la stanza dove Jane Eyre sta dormendo.

"spettrale", ma nessuno si degnerà di metterla al corrente di ciò che accade in quella casa finché, durante la celebrazione del suo matrimonio con Mr. Rochester, il fratello di Bertha Richard farà capolino ricordando al quasi sposino che quel matrimonio non s'ha da fare perché forse gli è sfuggito di mente che lui una moglie ce l'ha già (o forse sarebbe meglio dire ce l'ha ancora). Questo è il modo tragico e turbolento in cui Jane viene a sapere dell'identità della donna nella soffitta: si tratta di Antoinette (Bertha), costretta a vivere in soffitta perché considerata malata, matta, incapace di prendersi cura di sé e degli altri.

La questione viene affrontata con la più strabiliante assenza di empatia e tatto possibile, soprattutto se leggiamo questo libro con l'occhio di lettorз moderni. Bertha non ha voce, non ha una vera e propria storia, non ha diritto a una profondità di carattere, si limita a essere concepita come "la cattiva" che vuole impedire a Edward e Jane di vivere per sempre felici e contenti perché è semplicemente gelosa, scontenta o pazza. Brontë la liquida facendole compiere l'insano gesto di dar fuoco alla casa, cosa che le si rivolterà contro perché sarà l'unica vittima dell'incendio, liberando così Mr. Rochester da qualsiasi impegno coniugale nei suoi confronti e permettendogli l'happy ending con Jane.


Per fortuna nel 1966 Jean Rhys pubblica "Wide Sargasso Sea" e, finalmente, Bertha Mason ritrova la sua voce. Scopriamo così la vera storia di Antoinette Cosway, una ragazza creola che vive metà della sua esistenza in Jamaica, che considera casa nonostante sia i bianchi che i neri mettano in discussione la sua identità "mista". Lei e sua madre vengono isolate da tuttз proprio in virtù di questa mancanza di un'identità chiara e sfruttatз solo per il loro posizionamento sociale. Proprio il rapporto con la figura della madre e della maternità è il nostro primo aggancio con l'Arcano XVIII, La Luna.

Come facciamo sempre in questa rubrica, proviamo anche qui a spogliare gli archetipi delle

La carta dell'Arcano XVIII, la Luna, del mazzo di tarocchi "Symbolic Tarot of Wirth". Un granchio (simbolo del Cancro) è immerso in uno stagno torbido oltre il quale un cane bianco e un lupo nero ululano a una grande luna che sovrasta la scena.

associazioni particolari e storicamente o socialmente situate. Quando parliamo di "madre", in questo caso parliamo anche di provenienza, di passato, dunque non necessariamente di una persona connotata da qualità "intrinsecamente" femminili. La luna, come astro, è legato a ciò che si cela in profondità, la luce più luminosa nell'oscurità. In astrologia conoscere il nostro segno lunare è utile a comprendere dove ci sentiamo più a nostro agio, dove si trova la nostra culla. "Madre" può dunque intendersi con questo significato e non necessariamente con la persona che ci ha messз fisicamente al mondo.


Antoinette vive tutta la sua vita nell'ombra di una figura materna, che la lega al suo luogo d'origine e al suo passato, con la quale non si riconcilierà mai. L'unica persona in cui si può riconoscere (e con la quale quasi condivide il nome, Annette) è una madre che non ha e non ha mai avuto la possibilità di vivere liberamente, di scegliere, di agire. L'unico ruolo concesso ad Annette era quello di madre, un ruolo in cui sente di aver fallito dopo aver perso il figlio minore Pierre in un incendio, avvenimento che resterà impresso nella memoria di madre e figlia e che ritornerà come "risolutivo" (Antoinette/Bertha brucerà la casa di suo marito per dimostrare di avere una voce in capitolo). Entrambe le donne verranno considerate pazze, malate, instabili, ma a ben vedere si tratta di due persone alla quale non è mai stata data la possibilità di scegliere per loro stesse o anche solo di riflettere sui propri bisogni. Due donne mosse da due energie contrapposte: quella del cane bianco, controllato, posato, e quella del lupo nero, selvaggio, libero, incontrollabile. Non c'è possibilità di mediazione; come in una lettura in cui appare una luna rovesciata, senza riflessione e mediazione su ciò che si cela nelle profondità dello stagno la tensione che si crea tra le due forze non può che esplodere nel fuoco.

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